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--- Associazione Lavoratori Seniores d'Azienda --- GTE SIEMENS ITALTEL NOKIA-SIEMENS

Il messaggio di Natale del nostro socio scrittore Carmine Scavello

“L’attesa del Natale”

La nostra esistenza è un perenne “rimanere in attesa” di eventi, di qualcuno o di qualcosa e intanto in questa attesa frenetica scorre imperterrita la vita. Si proprio così, in quanto il nostro tempo a disposizione, che abbiamo avuto con la nascita, si assottiglia sempre di più ogni giorno che passa. E pensare che il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo dopo la salute e non possiamo farne scorta, né barattarlo, né comprarlo, né regalarlo e né chiederne in prestito a qualcuno. Perciò godiamocelo!

    Noi viviamo mentre facciamo progetti e programmiamo il futuro. Passato il Natale si aspetta Pasqua; dopo si attende l’arrivo delle ferie; infine, entriamo nell’autunno ed ecco che a ottobre cominciamo a vedere sugli scaffali dei supermercati panettoni, pandori e torroni per ricordarci che il Natale è alle porte.

    Ne restiamo sorpresi, così stropicciamo gli occhi, ma ben presto ritorniamo nella realtà: il 25 dicembre è ancora lontano, perciò pensiamo di vivere il presente; tanto Natale arriverà comunque, quando sarà il suo momento e nessuno ostacolo interposto ostacolerà il suo incedere.

    Poi, entrano in ballo altri elementi che ci fanno tuffare nel clima natalizio e sono: la pubblicità, che ci invoglia a pensare ai regali, e le luminarie cittadine, che creano l’atmosfera gioiosa. Non facciamo in tempo a distrarci ed ecco che arriva il giorno dell’Immacolata. Allora si va giù in cantina a recuperare la scatola del presepe, dell’albero di Natale e delle decorazioni: è la tradizione che ce lo ricorda; e come ogni anno abbelliamo le nostre abitazioni per creare il clima natalizio.

     Mentre sistemiamo questi addobbi, la mente torna indietro all’anno appena trascorso e pensiamo alle cose fatte e non fatte e ribadiamo a noi stessi il concetto dell’attesa che regola la nostra vita. Solo i bambini dimostrano tutta la loro felicità perché sono senza passato, quindi senza un confronto con la vita vissuta; ecco perché ridono sempre e sono spensierati, in quanto non hanno nulla da ricordare del loro vissuto, che non esiste.  

     In pratica, sono contenti e felici e ciò dipende dal fatto che si divertono con poco. I bambini sono angeli a cui si allungano le gambe e si accorciano le ali fino a scomparire man mano che crescono. A loro più di noi adulti l’attesa del Natale conta tanto e non si preoccupano del tempo che scorre in modo inesorabile: è un problema che non li assilla, in quanto non hanno ancora capito la sua importanza.

     Non vedono l’ora che arrivi Natale: hanno scritto la letterina a Babbo Natale con largo anticipo per permettere che arrivasse in tempo al Polo Nord, sede immaginaria nel pensiero collettivo della sua dimora. Pregustano il momento di aprire i pacchi e di controllare se la loro richiesta sia stata esaudita.

     In quel periodo di lunga attesa i bambini vivono sotto il ricatto degli adulti che li ammoniscono nel caso facessero capricci. Sono combattuti se credere agli ammonimenti degli adulti o alla bontà di Babbo Natale, che chiude un occhio. Nel dubbio, cercano di comportarsi correttamente: non si sa mai!

     Quando finalmente il Natale arriva siamo tutti felici, adulti e bambini, per accoglierlo a braccia aperte. Tutti i bambini dicono: Finalmente, non vedevamo l’ora che arrivasse! Qualche adulto, invece, si lascia andare nella classica esclamazione: Come passa il tempo! Ma, poi, rientra nei ranghi dei festeggiamenti e gli dà il benvenuto, così ne assapora la magia senza tempo.

Il vostro amico scrittore Carmine Scavello augura a tutti i lettori e non un sereno Natale, buone feste e buona, lunga e serena vita.