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Il nostro socio scrittore Carmine Scavello annuncia il suo nono libro “Francesco, l’uomo che dava del tu alla vita”

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E’ in uscita il nuovo libro, il nono, del nostro socio e scrittore Carmine Scavello, dal titolo “FRANCESCO, l’uomo che dava del tu alla vita“.
Di seguito una breve presentazione a cura dell’autore.

Lettera agli amici per reclamizzare il mio nuovo romanzo e per invitarli all’acquisto, prima che il libro vada fuori edizione. A voi pochi Euro non vi mandano in malora, ma, in compenso, vi danno l’opportunità di conoscere mondi e ambienti diversi, che nessun altro libro ve ne parlerà. Se avete letto altri libri, questo si aggiungerà a quelli di vostro gradimento; se finora ne avete letto pochissimi e nel caso non ne aveste letto nessuno, questo libro sarà il vostro battesimo di fare amicizia con la lettura.

Vi comunico che ho pubblicato il mio nono libro dal titolo “Francesco, l’uomo che dava del tu alla vita”. Per scrivere questo romanzo mi sono ispirato alla vita e alla storia di un uomo buono, sereno, solare, lungimirante … una bella persona. Francesco, nome inventato, è un nostro collega che ha lavorato in GTE/Siemens per circa un ventennio nel periodo anni Settanta/Ottanta. 

Il mio nono libro “Francesco, l’uomo che dava del tu alla vita” manda il messaggio che: “si impara a dare un senso alla vita, vivendo il presente”. Domani, oggi sarà ieri e il tempo non aspetta nessuno. E’ un raccomanzo di circa 250 pagine che è ambientato a Terravecchia, in Germania, in Lombardia.

     A Terravecchia il testo parla di radici, usi, costumi, tradizioni, feste popolari e vita quotidiana, fuga da quel treno maledetto che lo stava conducendo ai campi di concentramento. Fu salvato per miracolo dal suo Angelo Custode.

      In Germania tratta la vita degli emigranti per ragioni di lavoro: lontananza, nostalgia, sacrifici, umiliazioni, mancanza della famiglia, il difficile inserimento, l’ignoranza della lingua, la diffidenza della gente del luogo, la dura vita nelle baracche a contatto con persone di regioni ed etnie diverse e spazi comuni sottodimensionati e carenti del minimo necessario, con turni massacranti per cucinare, per fare il bucato o semplicemente per la pulizia personale quotidiana. 

     In Lombardia racconta il trasferimento della famiglia nella nuova realtà: la ricerca difficoltosa di una casa in affitto, del lavoro e l’inserimento nella nuova comunità, che diffidava dei nuovi arrivati. Per colpa di pochi individui scorretti e irrispettosi delle regole di buona convivenza, ne pagano le conseguenze le tante persone corrette e oneste! Sul luogo del nuovo lavoro Francesco è testimone oculare di tante storie buffe e comiche che sembrano fantastiche e invece sono vere, come se fosse stato sul set di un film di commedie all’italiana. Provare per credere e il divertimento è assicurato! Tanti comici e cabarettisti si sono ispirati alla vita reale: Francesco avrebbe avuto tanto materiale divertente da proporre al pubblico su un palcoscenico.

     Poi, quel buon uomo è alla ricerca di una nuova compagna dopo la vedovanza e parla di alcune donne presentate da un’agenzia matrimoniale. Si meraviglia delle loro stranezze e di come possano esserci al mondo persone difficili e siffatte alla ricerca del pollo da spennare!   

      Francesco lo definisco un eroe moderno per come ha affrontato e superato le difficoltà della vita, senza perdere mai la calma, la razionalità, l’autostima e la forza di volontà, non maledicendo la sorte, non imprecando e non invidiando gli altri. Il suo punto di forza è stato quello di essere un rubamestiere, ma non per copiare come un pappagallo, bensì quello di migliorare l’idea.

     Ogni pagina del libro riserva delle belle sorprese e si vorrebbe che la sua lettura non terminasse mai. Come autore non ho mai illuso o deluso i miei lettori. Alla fine resterà un retrogusto di bontà e il messaggio di Francesco che bisogna rispettare due regole fondamentali: la prima è non arrendersi mai; la seconda è ricordarsi della prima. Nel libro c’è una lunga lettera inviata all’Angelo Custode sotto forma di preghiera e di protezione. La sola lettura di questa lettera vale il costo del libro!

     Chi non ne approfitta oggi, domani se ne pentirebbe perché, poi, va fuori edizione. Leggendo il libro si imparano tante cose nuove e inedite.

Buona vita