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Le curiosità legate ai 3 giorni della merla raccontate dal nostro socio scrittore Carmine Scavello

Il 29 gennaio è il primo giorno della merla; gli altri due sono il 30 e il 31. Tanti conoscono la storiella della merla che si rifugia dentro il comignolo di un tetto per riscaldarsi e per ripararsi dal gran freddo: il pennuto in origine aveva un piumaggio bianco e, poi, a causa della fuliggine del comignolo sia diventato tutto nero.

 La cultura popolare si è nutrita di queste leggende, specie quando la comunicazione era più orale e meno scritta. Gennaio allora contava 28 giorni. La merla della storiella il 28 gennaio fece cucù al mese corrente e al freddo e sperava finalmente, con l’inizio di febbraio, in una clemenza della temperatura gelida. Ma, gennaio la fregò e si fece prestare tre giorni da febbraio e così continuò a fare aumentare il freddo fino a quando quel periodo fosse stato il più rigido dell’anno.

 Bella riconoscenza! Gennaio si tenne i tre giorni e febbraio da quel momento risulta il più corto dell’anno. Il messaggio che ne derivava, quando veniva raccontata la storiella, era negativo, in quanto non venne onorato il prestito.

 Scavando nella memoria ho trovato un’altra leggenda su questo tema, che mi raccontò un collega di lavoro toscano. Un plotone di soldati doveva trasportare un grosso e pesante cannone di ghisa – chiamato La Merla per via del colore scuro del metallo – al di là del fiume Po. Non c’era nessun ponte nei paraggi, per cui bisognava percorrere molti chilometri per trovarne uno più a monte o a valle e col rischio di incontrare nemici. Quindi anima in pace e buona volontà per trovare una soluzione!

 Era gennaio e le acque del Po defluivano fredde e impetuose e non c’era possibilità immediata di costruire un ponte di barche per trasportare il cannone dall’altra parte. Così avvenne un piccolo miracolo: il ventinove gennaio si levò un gran vento di provenienza artica, talmente gelido da congelare le acque del fiume. I soldati a quel punto, non vedendo l’acqua scorrere, aspettarono un paio di giorni e provarono a infilzare il ghiaccio con le spade; notarono che lo spessore era talmente alto da permettere di attraversare il fiume in sicurezza e così fecero. Legarono il cannone con delle corde robuste e lo fecero scivolare sul letto del fiume fino a condurlo sulla sponda opposta.

 Da quel giorno il periodo 29-31 gennaio fu chiamato della merla per via del nome del cannone trasportato, per il congelamento del fiume Po e per gran il freddo di quei tre giorni.