
Leggere questa lettera non è tempo perso! Onorare il proprio Angelo Custode e dedicarGli un dolce pensiero dev’essere un piacere e non un dovere. Pure i non credenti sappiano che comunque ce l’hanno al loro fianco.
Lettera sugli Angeli Custodi: anche tu lettore ne hai uno tutto per te! Ricorda che si festeggiano il due di ottobre.
“Tutti quanti abbiamo un angelo” è il testo di una canzone di Ron – Rosalino Cellamare – del 1994. L’autore – scrivendo questi versi – ha avuto l’ispirazione pensando al suo personale Angelo Custode. Questa figura celestiale ci guida e ci protegge dal male e dai pericoli; non La vediamo, ma sappiamo che è intorno a noi in modo discreto e presente.
Sfido chiunque ad ammettere che in vita sua non abbia mai avuto bisogno dell’aiuto del suo Angelo Custode! In quei momenti critici dell’esistenza Lui c’era e vestiva i panni di coloro che l’hanno aiutato a sbrogliare le situazioni.
Se al mattino ci svegliamo con una canzone che ci frulla in testa come un ritornello, non è un effetto casuale, ma dobbiamo pensare che un Angelo ce l’abbia cantata durante la notte, mentre dormivamo. Chi può ascolti anche la canzone “Meraviglioso” del grande Mimmo Modugno e scoprirà che un Angelo, vestito da passante, salva un uomo che stava per buttarsi da un ponte per farla finita. Gli descrive la bellezza del creato e gli parla dei buoni sentimenti. Lo convince che la vita è meravigliosa, al di là dei problemi.
Tanti Angeli vestono i panni di persone comuni e vivono vite semplici; ti accorgi di loro quando compiono buone azioni e trasmettono ottimismo e dicono parole tranquillizzanti. I volontari, che dedicano un pezzo del loro tempo agli altri senza chiedere nulla in cambio, se li definisco Angeli senza ali, non commetto errori di valutazione. Dare il proprio tempo è come dare un pezzo della propria vita!
Il grande Michelangelo quando scolpiva gli Angeli diceva che li vedeva già nel blocco di marmo e, solo togliendo il materiale superfluo intorno, arrivava fino a loro. Forse Li percepiva come un soffio di vento che pervadevano il suo istinto creativo; gli dicevano siamo qui, toglici da questa prigione!
Le persone sagge, che mi hanno educato, mi hanno inculcato il concetto che gli Angeli si identificano nelle mamme, mandate da Dio a dispensare amore al suo posto. Non a caso queste donne eccezionali e insostituibili sono chiamate Angeli della Casa; ciascuno di noi non può dissentire da questa affermazione e rendere loro l’onore che meritano. Non hanno bisogno di celarsi e non si presentano all’improvviso a portarci il loro aiuto: sono disponibili 24 ore su 24 perché non conoscono stanchezza e non fanno differenze.
Non potevo non citare due personaggi, Francesco e Antonio, del mio nono libro, il romanzo “Francesco, l’uomo che dava del tu alla vita”. Francesco, nei panni di soldato fatto prigioniero dai Tedeschi, fu salvato dal suo Angelo Custode, facendolo evadere da un treno, definito della morte, che lo stava conducendo ai campi di concentramento o ai lavori forzati in Germania. Gli indicò un finestrino da cui, insieme a quattro compagni di sventura, riuscì a far passare la testa e di conseguenza tutto il corpo. E non è finita lì. Nei panni di evaso era ricercato dappertutto, così l’Angelo Custode fece gli straordinari per proteggerlo dalle spie, pronte a denunciarlo per quattro sporchi denari. Antonio, personaggio minore, riuscì per miracolo a evitare un gravissimo incidente sul lavoro che poteva costargli caro. Un angelo, vestito da collega, riuscì a fermare in tempo una pressa che stava per schiacciargli un braccio.
Alle pagine 105 e 106 del suddetto libro è descritta una preghiera stupenda e originale dedicata all’Angelo Custode, che fa venire la pelle d’oca. Leggendo le parole con attenzione il lettore può migliorare il suo modo di pensare, di fare e di agire, la sua buona condotta e lo stile di vita.
Col tempo si cambia: da bambini si pensa che l’Angelo Custode viva intorno a noi, mentre da adulti che sia una parte integrante di noi per esserci più vicino perché maggiori sono i pericoli.
Buona lettura e buona vita sotto la protezione del proprio Angelo Custode.